Discussione:
revisione millesimi riscaldamento
(troppo vecchio per rispondere)
Vicario Withworth
2004-12-14 18:49:31 UTC
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Buonasera a tutti.

Mi trovo nelle seguenti condizioni:

- abito da sei mesi in un condominio
- ho ristrutturato l'appartamento sostituendo i radiatori vecchi.
- prima del mio arrivo sono stati effettuati importanti lavori
all'impianto di riscaldamento condominiale (regolarmente pagati dall'ex
proprietario della mia casa)
- poco dopo la fine dei miei lavori mi è stato chieso di misurare le
potenza dei caloriferi per il ricalcolo dei millesimi; io per
correttezza ho fornito le schede tecniche di tutti i nuovi caloriferi
installati.
- per tutti gli altri condomini il calcolo della potenza è stato
effettuato usando le dimensioni lineari dei caloriferi (utilizzate in
qualche modo a me non noto).

Il problema:

Mi è arrivata la nuova tabella millesimale calcolata ed io mi ritrovo
con 77 millesimi rispetto a qullo del piano di sotto (appartamento
pressoché identico) con 52 millesimi. Io nel calolo dei radiatori ho
applicato il coefficiente più basso (va da 25 a 35; io ho usato 25) ed
infatti la temperatura che ottengo in casa è corretta.

A questo punto, o tutti stanno morendo di freddo oppure quello che ha
fatto i conti ha sottostimato la potenza negli altri appartamenti.

Come posso fare?

Posso chiedere lumi in assemblea sui criteri applicati per il calcolo
delle potenze degli altrui radiatori?

In caso non ottenga spiegazioni chiare volevo sapere cortesemente qual è
la maggioranza necessaria che doveva essere raggiunta per ratificare il
calcolo delle potenze.

Vi ringrazio in anticipo.

MSantace
felix.
2004-12-15 08:10:22 UTC
Permalink
.........................................................................
Post by Vicario Withworth
fatto i conti ha sottostimato la potenza negli altri appartamenti.
Come posso fare?
Posso chiedere lumi in assemblea sui criteri applicati per il calcolo
delle potenze degli altrui radiatori?
Certo che puoi,chiedilo pero' a chi ha commissionato o fatto i nuovi
calcoli,ma prima dell'assemblea.
Post by Vicario Withworth
In caso non ottenga spiegazioni chiare volevo sapere cortesemente qual è
la maggioranza necessaria che doveva essere raggiunta per ratificare il
calcolo delle potenze.
Non per ratificare il calcolo, per approvare il criterio di
ripartizione
di spesa.

1/2 del valore dell'edificio + maggioranza numerica degli intervenuti
1/2 del valore dell'edificio + 1/3 + 1 dei partecipanti al condominio

Ciaofelix:-)
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Vicario Withworth
2004-12-15 18:29:59 UTC
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Post by felix.
1/2 del valore dell'edificio + maggioranza numerica degli
intervenuti
1/2 del valore dell'edificio + 1/3 + 1 dei partecipanti al condominio
Ciaofelix:-)
Scusami Felix se la domanda è gnoccolona, le due condizioni sono
alternative?

Nel primo caso intendi presenti all'assemblea che ha deliberato almeno metà
dei millesimi totali e voti a favore la maggiorana tra i presenti?


Nel secondo caso invece cosa intendi?


Grazie in anticipo.


Msantace
felix.
2004-12-15 19:46:42 UTC
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Post by Vicario Withworth
Post by felix.
1/2 del valore dell'edificio + maggioranza numerica degli intervenuti
1/2 del valore dell'edificio + 1/3 + 1 dei partecipanti al condominio
Ciaofelix:-)
Scusami Felix se la domanda è gnoccolona, le due condizioni sono
alternative?
Nel primo caso intendi presenti all'assemblea che ha deliberato almeno metà
dei millesimi totali e voti a favore la maggiorana tra i presenti?
In prima convocazione.
Post by Vicario Withworth
Nel secondo caso invece cosa intendi?
In seconda convocazione.
ciaofelix:-)
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
G.P.
2004-12-15 12:12:29 UTC
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Post by Vicario Withworth
Buonasera a tutti.
- abito da sei mesi in un condominio
- ho ristrutturato l'appartamento sostituendo i radiatori vecchi.
- prima del mio arrivo sono stati effettuati importanti lavori
all'impianto di riscaldamento condominiale (regolarmente pagati dall'ex
proprietario della mia casa)
- poco dopo la fine dei miei lavori mi è stato chieso di misurare le
potenza dei caloriferi per il ricalcolo dei millesimi; io per
correttezza ho fornito le schede tecniche di tutti i nuovi caloriferi
installati.
- per tutti gli altri condomini il calcolo della potenza è stato
effettuato usando le dimensioni lineari dei caloriferi (utilizzate in
qualche modo a me non noto).
Mi è arrivata la nuova tabella millesimale calcolata ed io mi ritrovo
con 77 millesimi rispetto a qullo del piano di sotto (appartamento
pressoché identico) con 52 millesimi. Io nel calolo dei radiatori ho
applicato il coefficiente più basso (va da 25 a 35; io ho usato 25) ed
infatti la temperatura che ottengo in casa è corretta.
A questo punto, o tutti stanno morendo di freddo oppure quello che ha
fatto i conti ha sottostimato la potenza negli altri appartamenti.
Come posso fare?
Posso chiedere lumi in assemblea sui criteri applicati per il calcolo
delle potenze degli altrui radiatori?
In caso non ottenga spiegazioni chiare volevo sapere cortesemente qual è
la maggioranza necessaria che doveva essere raggiunta per ratificare il
calcolo delle potenze.
Vi ringrazio in anticipo.
MSantace
Dal febbraio 1997 la potenza calorica (misurata in Watt, in genere per un
delta di 50° tra temperatura esterna e dell'acqua di riscaldamento) di
ciascun radiatore deve essere dichiarata da ciascun produttore (Normativa
tecnica internazionale UNI EN 442-1, EN 442-2 E EN 442.3). Nella nuova
tabella i dati riportati per il tuo appartamento saranno quindi stati
esattamente rilevati dalle schede tecniche che hai fornito.
Il problema si verifica per radiatori di vecchia costruzione (prima si
prendeva a base la superficie radiante) ma il redattore della tabella
avrebbe - per uniformità di criterio - equiparare la superficie radiante ai
Watt, utilizzando la metodologia riportata nella appedice A della norma UNI
10200, della quale ti riporto un estratto:
"La potenza termica di un corpo scaldante a convenzione naturale espressa in
Watt è data da:
Qnv=314.S)+C.V) dove:
-il termine 314.s rappresenta la componente radiante in cui S è la
superficie che delimita ilo corpo scaldante in mq: S=2.h.l.+2.l.p+2.p.h in
cui
h è l'altezza totale del corpo scaldante, in metri
p è la profondità del corpo scaldante, in metri
l è la lunghezza totale del corpo scaldante, compresi i mozzi ed esclusi
eventuali tappi o raccordi di collegamento alle tubazioni, in metri
- il termine C.V rappresenta la componente convettiva in cui V è il volume
del corpo scaldante (V=h.p.l).
In un succesivo prospetto III viene poi anche indicato un parametro
sperimentale indicato in Watt al metro cubo).
Quanyo al resto mi pare che Felix sia stato esauriente
Cordialità.
GP
Vicario Withworth
2004-12-15 18:24:39 UTC
Permalink
Post by G.P.
"La potenza termica di un corpo scaldante a convenzione
-il termine 314.s rappresenta la componente radiante in cui S è la
S=2.h.l.+2.l.p+2.p.h in cui
h è l'altezza totale del corpo scaldante, in metri
p è la profondità del corpo scaldante, in metri
l è la lunghezza totale del corpo scaldante, compresi i mozzi ed
esclusi eventuali tappi o raccordi di collegamento alle tubazioni, in
metri - il termine C.V rappresenta la componente convettiva in cui V è
il volume del corpo scaldante (V=h.p.l).
In un succesivo prospetto III viene poi anche indicato un parametro
sperimentale indicato in Watt al metro cubo).
Quanyo al resto mi pare che Felix sia stato esauriente
Cordialità.
GP
Sei stato gentilissimo!! Tre ultime precisazioni:

1) La formula che intendi è Qnv = (314.S) + (C.V) ?
2) quanto vale C nella formula da te indicata?
3) alla fine se ottengo le misure dei radiatori di tutti ottengo le
potenze per singolo appartamento e mi calcolo le quote millesimali come
potenza_appartamento_iesimo/Somma di tutte le potenze ?

Grazie di cuore!

MSantace
G.P.
2004-12-16 08:10:07 UTC
Permalink
Post by Vicario Withworth
"La potenza termica di un corpo scaldante ...omissis...
1) La formula che intendi è Qnv = (314.S) + (C.V) ?
2) quanto vale C nella formula da te indicata?
3) alla fine se ottengo le misure dei radiatori di tutti ottengo le
potenze per singolo appartamento e mi calcolo le quote millesimali come
potenza_appartamento_iesimo/Somma di tutte le potenze ?
Grazie di cuore!
MSantace
Punto 1 - è esatto quanto dici. Scusa l'errore.
Punto 2 - C=W.m3 - Invio, al tuo indirizzo e-mail, il prospetto III al quale
ho accennato nella precedente.
Punto 3 - esatto, se nel calcolo della Tabella da revisionare non era stato
tenuto anche conto di altri paramentri, tipo esposizione, piano (in genere
gli appartamenti del 1° e ultimo piano sono i più freddi), o altri.
Ciao. G.P.
Tex29
2004-12-22 20:06:59 UTC
Permalink
Post by Vicario Withworth
In caso non ottenga spiegazioni chiare volevo sapere cortesemente qual è
la maggioranza necessaria che doveva essere raggiunta per ratificare il
calcolo delle potenze.
il 100% dei proprietari, per approvare la revisione dei millesimi in
assemblea (o anche al bar, se preferite).
Se non vi trovate d'accordo, invece, basta anche un solo millesimo per
richiederla in via giudiziale.
Finche' non avviene l'una o l'altra cosa, valgono le tabelle precedenti.
--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup
G.P.
2004-12-23 07:56:33 UTC
Permalink
Post by Tex29
Post by Vicario Withworth
In caso non ottenga spiegazioni chiare volevo sapere cortesemente qual è
la maggioranza necessaria che doveva essere raggiunta per ratificare il
calcolo delle potenze.
il 100% dei proprietari, per approvare la revisione dei millesimi in
assemblea (o anche al bar, se preferite).
Se non vi trovate d'accordo, invece, basta anche un solo millesimo per
richiederla in via giudiziale.
Finche' non avviene l'una o l'altra cosa, valgono le tabelle precedenti.
--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Ho letto recentemente su una rivista che per variare la tabella
riscaldamento "soltanto nel caso si debba farlo per via della installazione
di nuovi elementi radianti" è sufficiente la maggioranza prevista dal 2°
comma dell'art. 1136 C.C.
G.P.
Tex29
2004-12-27 16:12:43 UTC
Permalink
Post by G.P.
Ho letto recentemente su una rivista che per variare la tabella
riscaldamento "soltanto nel caso si debba farlo per via della
installazione di nuovi elementi radianti" è sufficiente la maggioranza
prevista dal 2° comma dell'art. 1136 C.C.
L'opinione di chi scrive in quella rivista si scontra con una massiccia,
pacifica, copiosa giurisprudenza di senso contrario.

E' al piu' ammessa, in quel caso, la competenza dell'assemblea a modificare
le tabelle *in via provvisoria*, al fine di riscuotere i relativi contributi
a titolo di acconto e *salvo conguaglio* (Cass., sez. II, 03-10-1996, n.
8657).
La sentenza, peraltro, e' isolata nel sostenere tale tesi, e le
argomentazioni cola' addotte non mi sembrano irresistibili. Le altre
pronunce sono orientate a tener per buone le tabelle precedenti, finche' non
intervenga una valida modifica.

D'altronde, c'e' un ottimo e banale motivo per evitare di consentire alla
maggioranza di modificare i criteri di ripartizione: il 99% dei condòmini
potrebbe scoprirsi favorevolissimo a far pagare tutte le spese al titolare
del restante 1%, ed il prevedibile voto contrario della minoranza sarebbe
ininfluente se bastasse la maggioranza del 1136 cpv.

Cio', ne converrai, non sarebbe carino: ed e' per questo che per cambiar le
tabelle si richiede un accordo unanime, od un provvedimento del giudice.
--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup
G.P.
2005-01-01 10:40:25 UTC
Permalink
Ti ringrazio della precisazione. Non sono un esperto del ramo, ma se ritrovo
la rivista cercherò di sapere su quali basi l'articolista ha espresso, con
sicumera, l'opinione riportata e farò, eventualmente, seguito.
Intanto grazie e auguri per questo nuovo anno appena iniziato.
G.P.
Post by Tex29
Post by G.P.
Ho letto recentemente su una rivista che per variare la tabella
riscaldamento "soltanto nel caso si debba farlo per via della
installazione di nuovi elementi radianti" è sufficiente la maggioranza
prevista dal 2° comma dell'art. 1136 C.C.
L'opinione di chi scrive in quella rivista si scontra con una massiccia,
pacifica, copiosa giurisprudenza di senso contrario.
E' al piu' ammessa, in quel caso, la competenza dell'assemblea a
modificare le tabelle *in via provvisoria*, al fine di riscuotere i
relativi contributi a titolo di acconto e *salvo conguaglio* (Cass., sez.
II, 03-10-1996, n. 8657).
La sentenza, peraltro, e' isolata nel sostenere tale tesi, e le
argomentazioni cola' addotte non mi sembrano irresistibili. Le altre
pronunce sono orientate a tener per buone le tabelle precedenti, finche'
non intervenga una valida modifica.
D'altronde, c'e' un ottimo e banale motivo per evitare di consentire alla
maggioranza di modificare i criteri di ripartizione: il 99% dei condòmini
potrebbe scoprirsi favorevolissimo a far pagare tutte le spese al titolare
del restante 1%, ed il prevedibile voto contrario della minoranza sarebbe
ininfluente se bastasse la maggioranza del 1136 cpv.
Cio', ne converrai, non sarebbe carino: ed e' per questo che per cambiar
le tabelle si richiede un accordo unanime, od un provvedimento del
giudice.
--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup
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