Post by LucCiao a tutti. Nel mio condominio, 10 unità abitative, abbiamo antenna
centrale con impianto a filtri (è del 2005).
Negli ultimi 6 mesi alcuni canali hanno cambiato mux e sono finiti nelle
frequenze senza il relativo filtro. Sfiga.
A nessuno degli altri condomini importa di questi canali (sono secondari
o nella loro versione HD). Dicono che tanto si vede con SKY (che io non
ho/voglio) e che la Rai si vede.
Però se prima si vedevano ed ora non più dovrebbe essere mio diritto che
il centralino venga adeguato/riparato. Non ho chiesto di aggiungere
altri nuovi canali (es. TV Svizzera).
Sulle spese dei servizi comuni decide la maggioranza. Punto.
Faccio un esempio ancora piu' in la' di quanto da lei descritto.
Supponiamo che si fosse rotto l'amplificatore (un componente fondamentale)
e l'assemblea a maggioranza deliberi di non fare la riparazione.
Lei, giuridicamente (*), non puo' farci nulla.
Lei ha il diritto costituzionale alla informazione (come quella della
casa, della scuola, etc.) ma non che il costo di questo diritto le sia
pagato da altri.
Lei insomma, puo' fare qualsiasi riparazione sia necessaria, anzi, per
risparmiare (il prezzo per un condominio e' "diverso" da quello pagato
direttamente da un cliente "singolo") puo' anche incaricare un suo
tecnico di fiducia.
Art.1134 - Gestione di iniziativa individuale.
Il condomino che ha assunto la gestione delle parti comuni senza
autorizzazione dell’amministratore o dell’assemblea non ha diritto al
rimborso, salvo che si tratti di spesa urgente.
In altre parole, se nessuno dei condomini e' interessato, lei puo'
legittimamente prendere in mano la faccenda e fare eseguire la riparazione
da un suo tecnico. Attenzione, non si faccia trarre in inganno dall'ultima
frase, il "rimborso" per spese urgenti vale solo per le spese non
rinunciabile (tipo riparazione del portone o del citofono).
Post by LucCome posso convincere l'amministratore che ha "paura" della maggioranza
dei condomini?
Non ha paura, e' semplicemente conscio di essere solo un rappresentante
della maggioranza e NON il padrone delle parti comuni.
Post by LucNel senso: per lui il lavoro andrebbe fatto, ma teme casini.
(*) C'e' una possibilita' che potremo definire "deprecabile prassi"
basata su un certo modo di concepire la posizione di amministratore
ed il disastroso stato della Giustizia in Italia.
In sostanza, se lei riesce a convincere l'amministratore di prendere in
mano la faccenda, lui fa il lavoro (vedo che si tratta "solo" di 350 Euro)
nonostante sia una "modifica" e non una semplice "riparazione" (nel
qualcaso sarebbe abbastanza logico un intervento "automatico" della
riparazione, nonostante abbia descritto all'inizio del caso della
assemblea che "boccia" la riparazione), e poi l'assemblea condominiale,
con la tipica inerzia/ignavia approva ugualmente il rendiconto di
spesa, lei puo' giocare sul fatto che i condomini dissenzienti hanno
una strada fortemente in salita per fare ripristinare la legge.
Per cominciare l'impugnazione di una assemblea costa sulle 4000 Euro
(spese proprie avvocato piu' bolli). Poi (e questo e' il deterrente
piu' pesante) pare che sia frequente il caso in cui le spese siano
compensate anche se il condomino/i hanno ragione. Ora se per risparmiare
sulla quota di 350 Euro uno si deve incamerare 4000 Euro, capisce bene
che o c'e' in gioco molto di piu' di una semplice spesa (ad esempio
fermare un andazzo di spese scorrette crescenti), oppure diventa un
suicidio economico.
Poi c'e' il problema della lentezza: non e' raro che a causa finita,
un condomino faccia in tempo a traslocare altrove, vanificando il
risultato (a cosa serve "vincere" se avviene dopo anni di sorprusi
subiti nel frattempo ?).
Insomma, se l'amministratore e' diplomatico (magari fino al punto di fare
"regali" ai condomini rognosi, anche semplicemente accontendandoli su
pretese che non avrebbero diritto a fare valere), ha sostanzialmente carta
bianca, ed e' per questo che molti credono che sia il "padrone" delle
parti comuni. Perche' cosi' sembra e cosi' molti, impunentemente, si
comportano ... nei condominii popolari.
Eh, gia'! Infatti nei condomini "altolocati" cio' non avviene.
Perche' ovviamente chi e' ricco non ha problemi a spendere 4000 Euro anche
solo per uno sfizio. E quindi gli amministratori dei condomini con
proprietari di alto reddito, mentre da una parte sono bene pagati,
dall'altra parte sono molto "passivi", nel senso che non si azzardano
a fare nulla che non sia stato concordato prima con i "padroni".
Questa discriminazione e' colpa della poverta' economica ? No!
E' colpa di una poverta' mentale, di una sudditanza mentale, di una
concezione della societa' per "caste", ove l'operaio o l'impiegato
(fosse anche un insegnante) anche a casa propria, deve guardare in
alto verso qualche figura autoritaria, rifiutando qualsiasi logica
democratica, come la divisione di compiti e quindi dei poteri (per
fare un paragone e' come se i "poveri" votassero per la dittatura).